“Lista Civica per Lo Russo Sindaco”
Candidata per la Circoscrizione 2



La mia storia


Mi chiamo Carmelinda, per tutti Linda, Senfett, e sono nata a Torino nel 1975. Ho il diploma di maturità classica conseguito presso il Liceo Classico C. Cavour, sono sposata e mamma di due giovani adolescenti di 14 e 11 anni.

Vivo a Santa Rita, che è lo stesso quartiere che 50 anni fa ha accolto i miei genitori dal sud Italia. Amo questo quartiere perché fin dagli anni 50 ha saputo essere accogliente e in grado di trarre vantaggio dai nuovi cittadini, prima provenienti dal sud Italia, poi dall’Est Europa e infine dal nord Africa e Sud America.
Ancora oggi, anche grazie ai nuovi cittadini che lo hanno popolato, è un quartiere relativamente giovane, in grado di offrire tanto: dalle aree verdi ai centri sportivi e di aggregazione.

Conosco bene il quartiere di Mirafiori Nord, da cui proviene mio marito e in cui ho girato molto negli anni della giovinezza, frequentando anche la Parrocchia dell’Ascensione. Mi ha sempre colpito come a Mirafiori mondi e realtà molto diversi tra di loro, siano riusciti a convivere e ad amalgamarsi.

Sono da sempre impegnata in ambito sociale. Da oltre 25 anni faccio parte della Comunità di Sant’Egidio grazie alla quale ho imparato a conoscere un mondo diverso. Ho iniziato negli anni ’90 facendo il doposcuola ai bambini delle case popolari di Mirafiori sud. Con loro ho conosciuto la povertà materiale ma soprattutto di strumenti, ma ho anche scoperto quanto queste vite, anche in un contesto difficile, se supportate nel modo giusto, possano dare grandi frutti.
Ho fatto volontariato per molti anni nell’Istituto Carlo Alberto di Torino dove ho scoperto che anche la ricchezza dell’anzianità, in taluni casi, può diventare una grande povertà

Nella mia vita ho avuto molteplici esperienze lavorative anche molto diverse fra di loro e questo mi ha permesso di conoscere ed entrare in contatto con mondi differenti. Ho avuto la fortuna di vivere all’estero per alcuni anni e di poter così apprezzare meglio il bello del nostro paese ma anche di imparare ad avere un occhio più attento e critico in merito alle cose che non vanno e che possono essere migliorate. Negli ultimi anni sono stata la titolare di un centro giochi per bambini nel quartiere Santa Rita, Il Covo dei Monelli, e oggi lavoro a tempo pieno come Project Manager per CSE Piemonte e sono responsabile della Sosta Sant’Egidio.

Ho deciso di candidarmi perché mi preoccupa la situazione della nostra società e in maniera più specifica dei nostri quartieri
Come in tutta la città, crescono le povertà, cresce il senso di precarietà, di insicurezza e di solitudine.
Molti, troppi giovani continuano a non trovare lavoro ma soprattutto hanno smesso di sognare chiudendosi sempre più in se stessi.
Molti, troppi anziani, si sono rassegnati ad una vita di solitudine.
Molti, troppi hanno perso fiducia nel prossimo, nella società e nelle istituzioni.

Sembra essersi perso il senso del bene comune, prevale l’idea che ognuno debba pensare solo a se stesso. L’individualismo si è affermato come nuova religione, ma in un mondo interconnesso nessuno si salva da solo. E’ invece necessario che ci sia più cura per tutti, nessuno escluso. Sogno una città in grado di rimettere al centro le persone, i problemi concreti della gente, per liberare le tante energie, che nei nostri quartieri, sappiamo, esserci ma che negli ultimi anni sembrano essersi nascoste.

Cosa intendo fare per Torino


Se sarò eletta come prima cosa mi metterò in Ascolto. Molti problemi spesso hanno già le soluzioni, basta ascoltare i cittadini, ricreare un senso di fiducia e interconnessione con le istituzioni. Non serve fare proposte ideologiche. Metterò a disposizione tutta la mia esperienza e la mia conoscenza in ambito sociale e non solo, per una circoscrizione che voglia  aprirsi alle tante opportunità di sviluppo e crescita, che  sappia rimettere in moto le tante energie e risorse presenti nella società civile, nella scuola, nelle associazioni e nelle istituzioni per una convivenza più pacifica e equa tra le persone.

Concretamente

  • vorrei poter incontrare le associazioni di quartiere che si occupano di anziani, avviare dei programmi di supporto agli anziani.
  • lavorerò per una scuola aperta e inclusiva che non lasci indietro nessuno e che allo stesso tempo punti sulla qualità.
  • mi piacerebbe poter aiutare i piccoli commercianti e rilanciare il commercio di prossimità….I nostri quartieri sono stati per molti anni, e in parte lo sono ancora, centri nevralgici dello shopping cittadino. Deve continuare ad essere
  • così. Dobbiamo ridare forza all’acquisto di prossimità.
  • mi impegnerò affinché i nostri quartieri possano diventare sempre più accoglienti e luoghi di incontro e convivenza pacifica tra vecchie e nuove generazioni, tra vecchi e nuovi cittadini.