I sezione - Editoriale del Presidente Mario Giro
II sezione - Approfondimento del mese 
III sezione - Rassegna stampa
IV sezione - Aggiornamenti dai territori
 
 
 
I. Editoriale Mario Giro 
 
 
 
Cari amici,
 
l’uccisione violenta di Giulia Cecchettin ha risvegliato nella nostra società un giusto sdegno per una morte così assurda e atroce. In tanti -e soprattutto in tante- di noi abbiamo partecipato alle manifestazioni. Ci si interroga su come fare per educare i maschi alla fine della violenza sulle donne, al feroce senso di possesso che spesso maturano nei loro confronti, tanto da non sopportare un qualunque rifiuto. Su questo Demos farà la sua parte: siamo per una educazione alla relazione e all’affettività che deve essere svolta anche a scuola, anche se sappiamo bene che non basterà. Ci vuole anche un autocontrollo di tutti i social media su tale delicato tema della difesa della vita e della dignità della donna. Qui vorrei però sottolineare anche il fatto che non si possono fare preferenze tra vittime. Nella piattaforma della manifestazione di Roma, è accaduto che le israeliane uccise o stuprate il 7 ottobre siano “dimenticate” mentre si ricordano le palestinesi uccise dalla ritorsione di Israele. Questo corrisponde ad un modo di ragionare: scegliersi le vittime che si preferiscono in base a ragionamenti ideologici.
Crediamo che si tratti di una logica tutta maschile: quella del nemico.
Dividere il mondo tra buoni e cattivi, giusti ed ingiusti, innocenti e colpevoli, così da giustificare o attenuare la violenza commessa sui secondi, è un tipico ragionamento maschilista, binario e semplificato. E’ la logica della guerra, anch’essa un’attività prevalentemente maschile. Le donne in genere stanno da un’altra parte, quella di chi cerca di preservare la vita. Non si tratta di una concezione “tradizionale” del ruolo delle donne come qualcuno potrebbe pensare (con un ragionamento tipicamente maschile). Si tratta invece di un messaggio fondamentale: si può vivere senza violenza, cioè senza nemici. L’ossessiva ricerca del nemico è un mestiere da maschi, a cui purtroppo anche in molte possono soccombere. Al contrario la manutenzione o la cura della vita rappresenta l’umano irriducibile. Distinguere tra vittime, come le israeliane violentate, rapite e fatte sfilare a Gaza tra sputi e umiliazioni, e le donne palestinesi sotto i bombardamenti, non appartiene alla nostra civiltà democratica. La protezione deve essere per tutte, cioè per tutti. Nella cultura del diritto delle democrazie non si può fare una gerarchia della sofferenza o classifiche del dolore. La logica dello schieramento –con uno e contro l’altro- è bellicista, maschilista e produce ingiustizia. Stilare una graduatoria del male fabbricando una macabra contabilità dei morti, è immorale e disonesto perché rafforza la dialettica della vendetta e moltiplica il ciclo della violenza. Pensare che tutto accada meccanicamente mediante un ingranaggio di causa-effetto (del genere: te lo dovevi aspettare, quindi te lo meriti, frase che si sente dire ad una donna violentata o alle israeliane…) è un pensiero micidiale e totalmente maschilista, nel senso di bellico. Dovremo prima o poi arrivare a dirci sinceramente che il tanto citato articolo 11 della nostra costituzione (l’Italia ripudia la guerra…), non è una clava contro qualcuno ma nasce da una consapevolezza maturata nella fornace del conflitto mondiale: l’Italia democratica non ha nemici, né potrà più averne. Prima di quel momento l’Italia aveva scelto di avere dei nemici ma con la costituzione repubblicana l’Italia decise di correggersi. E’ un dono che ci viene fatto dagli uomini e dalle donne della costituente. Si trattò di una vera conversione nazionale: non avere nemici significò abbattere le ragioni di qualunque odio o egoismo per accettare la sola regola del soccorrere e del convivere. Esprime la volontà di raccogliere tutte le lacrime per dare un senso alla pace e alla convivenza. Non è cosa facile né corrisponde ad uno sguardo freddo, neutrale, non empatico: i bombardamenti su Gaza e l’idea celata dietro i bulldozer (palestinesi: andatevene via per sempre!) non possono che farci inorridire, così come l’atrocità dell’attacco di Hamas del 7 ottobre (che cela la volontà di cancellare Israele). Non serve metterli sulla bilancia e pesarli per capire da che parte stare: stiamo dalla parte delle vittime, sempre. Le manifestazioni di questi giorni sono dalla parte delle donne, tutte le donne senza esclusione, vittime della violenza di maschi predatori e padroni. Ogni ragionamento competitivo nasconde un’impronta maschile: la ricerca del nemico, la sfida, il duello, l’odio, il sangue e la morte. Ogni violenza commessa rappresenta qualcosa di irreparabile, come lo è l’assassinio di Giulia che ferisce tutta la società e la sfigura. Dobbiamo sentirlo sulla nostra pelle. Allo stesso tempo dobbiamo provarlo a livello globale a causa delle violenze a Gaza: un mondo sfigurato e deturpato. L’unica risposta valida è stare dalla parte delle vittime senza fare distinzioni. La sofferenza che vediamo non può essere ridotta a categoria ideologica ma deve essere considerata reale: carne vera che possiamo e dobbiamo toccare, curare e alla fine abbracciare. Per questo come Demos ci battiamo oggi e sempre.
 
Un caro saluto,
Mario Giro
 
 
 
II. Approfondimenti del mese
 
 
Il 25 novembre 2023: la Giornata Internazionale contro la violenza maschile sulle donne
 a cura di Angela Silvestrini, esperta in demografia e materia anagrafica Istat - Direzione nazionale Demos
 
Quest’anno, in prossimità del 25 novembre, giornata di lotta per l’eliminazione della violenza sulle donne, l’efferato omicidio della giovane Giulia Cecchettin, di soli 22 anni, per mano del suo altrettanto giovane ex fidanzato, ha scosso profondamente la coscienza collettiva del Paese, generando forti emozioni e reazioni, soprattutto nelle giovani generazioni, in particolare nelle ragazze. Le piazze si sono riempite grazie a movimenti studenteschi spontanei e alle associazioni strutturate, da tempo impegnate nella difesa delle donne, in testa a tutte “Non una di meno”. E hanno portato in primo piano la consapevolezza della necessità di azioni coordinate e politiche strutturate che accompagnino il necessario cambiamento culturale, agendo non solo a difesa di chi è minacciata e subisce violenza, ma con un’educazione rivolta ai giovani: educare all’affettività, alla sessualità consapevole, a relazioni non violente, a nuovi modelli maschili e femminili, liberi dagli schemi prevaricatori e violenti che condannano entrambi a una vita di violenza e costrizioni, subite e operate, per rispondere a modelli e stereotipi ancora troppo diffusi.  E' evidente che la quantità di risorse economiche rese disponibili e la loro distribuzione tra le attività previste è un tema fondamentale da analizzare, con particolare riferimento alla nuova legge di bilancio, così come l’analisi delle modifiche normative introdotte dal governo Meloni in un approccio securitario che pone in secondo piano attività di prevenzione, educazione e cura anche degli uomini maltrattanti.
 
👉🏻Clicca qui per continuare a leggere
 
 
III. Rassegna stampa
 
 
Il trauma di Israele, vissuto come un tradimento inatteso. I dilemmi dell'ANP e la fine inevitabile di Hamas. Comprendere le idee e le istanze delle parti in gioco è necessario per uscire fuori da questo conflitto sanguinoso. 
 
Ucraina-Nagorno-Sudan e Gaza: le guerre risvegliano conflitti dormienti ovunque trascinando tutti nel gorgo. I primi a pagare sono sempre i bambini. Di quanti scontri abbiamo ancora bisogno per capire che sono inutili?
 
La Segreteria Nazionale di Democrazia Solidale incontra Elly Schlein,
Segretaria del Partito Democratico
 
 
Il 7 novembre la Segreteria nazionale di Democrazia Solidale - Demos ha incontrato a Roma la segretaria del Pd Elly Schlein.
Abbiamo parlato a lungo di molti temi che ci stanno a cuore: dal lavoro per la costruzione della coalizione alternativa alla destra, alla lotta alle disuguaglianze, la pace, i migranti, la partecipazione. Un incontro franco, non formale, in cui non sono state sottaciute possibili distanze e difficoltà. Abbiamo parlato di “territori” e delle prossime elezioni regionali ed amministrative.
Ringraziamo Elly per la stima espressa per Demos e per l‘impegno alla costruzione di una alternativa plurale al governo della destra: ci aspetta un grande e comune lavoro!
 
 
Lunedì 27 novembre Paolo Ciani è  intervenuto in Aula sul nuovo decreto immigrazione del Governo. Con questa norma la maggioranza sancisce che ci sono minori di serie A e minori che non hanno più diritti. Come Demos vogliamo difendere i diritti dei minori non accompagnati, che secondo il Governo pare siano "meno minorenni" dei nostri figli. Con questo decreto invece di essere più protetti, lo saranno di meno.
 
Basta stigmatizzare i giovani delle periferie: non hanno nessuna colpa ad essere nati in un determinato luogo, non hanno bisogno di giudizi, condanne, sospetti. Hanno bisogno di presenza dello Stato, servizi, scuola, sport.
 
A Politica Oggi su Radio Cusano si è svolto un confronto a tutto tondo tra Fratelli d’Italia con l’on. Emanuele Pozzolo, l’on. Paolo Ciani, Segretario Demos, vicepresidente Pd della Camera, il Movimento 5 stelle con il senatore Luigi Nave e la Lega con l’on. Andrea Barabotti sul tema dell’accordo sui migranti con l’Albania.
 
IV. Aggiornamenti dai territori
 
 
Demos Campania
 
 
 
La Pet Therapy in Campania è legge!
Il contributo della nostra Consigliera Regionale Roberta Gaeta
 
A metà novembre in Consiglio Regionale abbiamo approvato la legge che regola e disciplina le attività sugli Interventi Assistiti con Animali. Da oggi, la Regione Campania si dota di una legge all’avanguardia che tutela non solo i pazienti ma anche gli animali impiegati per tali attività.
È noto che gli animali hanno il dono di migliorare la nostra salute, il nostro umore e il nostro benessere generale. Non a caso, da sempre l’uomo si circonda di animali domestici per via degli innumerevoli benefici che la loro vicinanza e il loro affetto regalano, anche a coloro che purtroppo vivono in una condizione di disagio fisico, sociale o psicologico.
Proprio su questa consapevolezza si basa la pet therapy, una forma di terapia sempre più apprezzata e diffusa che molte volte affianca la medicina e la psicologia tradizionale.
In Italia, questo termine è stato recentemente sostituito con quello più appropriato di interventi assistiti con gli animali (IAA), che consente di distinguere tra diverse tipologie di approcci, a seconda che prevalga la componente cosiddetta ludico-ricreativa (attività assistita con gli animali, AAA), quella educativa (educazione assistita con gli animali, EAA) o quella terapeutica (terapia assistita con gli animali, TAA). Questa distinzione evidenzia il fatto che gli interventi di Pet Therapy non sono applicabili esclusivamente ai percorsi di cura, ma anche in ambiti educativi e ludici, rendendo questa terapia indicata sia per gli anziani che per i bambini.
Durante i miei 15 anni di attività educativa, di cura e di presa in carico di minorenni vittime di abbandono, abusi e maltrattamenti intrafamiliari, ho potuto constatare gli effetti benefici derivanti dalla presenza di animali. Numerose evidenze scientifiche dimostrano le potenzialità dell’impiego degli animali come elemento di cura, in particolare negli ospedali e nelle case di riposo per anziani, strutture in cui le persone sono separate dall’affetto e dal supporto dei propri cari.
Anche con gli anziani ho potuto sperimentare in prima persona le ricadute positive della presenza di animali nelle comunità alloggio per anziani gestite dall’ente pubblico afferente alla Regione Lazio, di cui sono stata direttore generale fino allo scorso dicembre, tanto da autorizzarne e favorirne l’inserimento.
La presenza di un animale agisce come un “rompighiaccio”, offre argomenti di conversazione e, in ultima analisi, stimola la comunicazione e le relazioni sociali.
L’Istituto Superiore di Sanità si esprime con chiarezza al riguardo: anche nel caso di persone con disturbi dello spettro autistico, che presentano difficoltà a comunicare e interagire con gli altri, l’introduzione di cani nelle sedute terapeutiche ha avuto effetti incoraggianti: rapido miglioramento del livello di attenzione e della frequenza delle interazioni sociali, sia verbali sia non verbali, e riduzione delle stereotipie comportamentali, cioè di quei movimenti ripetuti senza apparente scopo che spesso caratterizzano il disturbo.
Sono ancora poche le Regioni che si sono dotate di leggi sugli Interventi Assistiti con Animali, e la Campania, nel pieno rispetto delle Linee Guida Nazionali, introduce elementi di attualità e modernità, come l’aspetto della tutela degli animali impiegati nelle attività, non più intesi come mero strumento terapeutico a vantaggio esclusivo degli esseri umani.
 
 
Demos Emilia Romagna
 
 
Demos aderisce al Tavolo provinciale modenese dei Progressisti, Democratici ed Ecologisti
 
 
 
Mercoledì 15 novembre 2023 si è insediato il Tavolo provinciale modenese dei Progressisti, dei Democratici e degli Ecologisti. Anche Demos ha aderito all'avvio del tavolo in previsione delle elezioni in 32 comuni nella provincia di Modena. Il tavolo rappresenta un luogo di confronto, elaborazione ed iniziativa politica, per rinnovare il patto elettorale mettendo in campo idee e programmi all’altezza dei problemi sociali, ambientali ed economici che i diversi territori stanno affrontando, partendo dalla condivisione dei valori di uguaglianza, libertà, solidarietà e pace. Pensiamo sia importante tessere e unire le forze che si riconoscono nei valori della costituzione per dare una credibile alternativa all'avanzata delle destre nazionaliste.
 
 
Demos Lazio
 
Il Gruppo Demos di Fiumicino ha invitato il Sindaco e la Giunta al reperimento di fondi per migliorare i servizi della biblioteca comunale.
“Sulla scorta di quanto emerso in merito alla problematica gestione della Biblioteca “Giulio Regeni” di Villa Guglielmi a Fiumicino nell’ultima riunione della Commissione Cultura del Comune,  esprimiamo una dura critica per il perdurare delle difficoltà irrisolte" - Così cita la nota del Gruppo di Democrazia Solidale di Fiumicino
Cassino | Comunali, il fattore Demos
 
Verso il voto. Il partito Demos, coordinato dall'Assessore Maccaro ha inaugurato la campagna elettorale puntando sui temi sociali: "Siamo convinti che rimettere al centro la persona e i suoi bisogni sia il modo giusto per far tornare 'popolare' la politica."
 
👉🏻Clicca qui per continuare a leggere
Demos Lombardia
 
 
Demos Milano vi invita all'iniziativa La Pace Necessaria
 
Demos Milano invita iscritti e simpatizzanti concittadini all'iniziativa 'La Pace Necessaria' che avrà luogo venerdì 1 dicembre presso il Circolo Acli di Lambrate in Via Conte Rosso 5. 
 
 
Demos Piemonte
 
Assemblea Demos su "Cura e Welfare territoriale" a Torino
 
 
 
 
 
Il 18 novembre si è svolta a Torino l'Assemblea Demos  su "Cura e Welfare territoriale", alla quale ha partecipato anche il Segretario Demos Paolo Ciani, tante associazioni, parlamentari, Cons regionali, comunali e amministratori locali. Nel pomeriggio ha avuto luogo anche l'Assemblea degli iscritti di Demos Piemonte, dove si è discusso molto della preparazione delle prossime elezioni regionali: innanzitutto per  ragionare su ciò che serve ai nostri concittadini.
 
NOVARA | Baroni: Alloggi popolari, altri sfratti
 
Novara, l'ultima famiglia che abitava in Via Calderara è andata via. 
 
👉🏻Clicca qui per leggere l'articolo integrale
Novara | Minori non accompagnati in affido? Mozione respinta
 
Minori non accompagnati in affido? la mozione del nostro Piergiacomo Baroni è stata respinta. La mozione prevedeva di valorizzare l'accoglienza all'interno di famiglie affidatarie come alternativa al ricovero in struttura
 
👉🏻Clicca qui per leggere l'articolo integrale
Demos Sardegna
Demos Sardegna incontra Alessandra Todde, candidata a Presidente per la coalizione del centro sinistra
 
 
 
 
 
Il 17 novembre a Oristano si è svolta una bella e partecipata assemblea di Demos alla presenza di Alessandra Todde, candidata a Presidente della coalizione di centro sinistra.
E’ stata bella e partecipata anche grazie anche a Sardegna 2050, Insieme e Siamo tutti importanti che con i loro rappresentanti hanno portato un grande contributo di impegno e valori.
Tante persone, tante associazioni del volontariato e dell’impegno sociale e civile, hanno risposto alla “chiamata” di Demos Sardegna per la mobilitazione per le prossime elezioni regionali dove si giocherà il futuro della Sardegna.
Mario Arca ha lanciato un appello all’unione delle forze democratiche, progressiste, solidali e autonomiste perché in Sardegna non è in gioco solo il futuro dell’isola ma anche quello dell’Europa: dobbiamo andare oltre gli individualismi e riscoprire il Noi!