Guardare al futuro e mettere in luce il ruolo che nel cambiamento possono avere le giovani generazioni. Idee , stili di lavoro, approcci che possono modificare il volto della nostra città e del nostro territorio per recuperare quella spinta che Torino sembra avere perso. Fare di Torino la città per i giovani, ovvero una città che investe trasversalmente su tutti gli aspetti della vita sociale, economica, culturale dei giovani affinchè possano svilupparsi come cittadini e professionisti e possano diventare un elemento fondante del rilancio di Torino.
Alcune idee da cui partire:
1. Youth mainstreaming: “Quota under 35” e stages per connettere formazione e lavoro.
Prevedere una “Quota under 35” (Q35) in tutte le iniziative finanziate o cofinanziate con fondi pubblici italiani ed europei. La Q35 si intenderà in termini di associare contributi di under 35 all’ideazione, sviluppo e realizzazione dei progetti e delle attività in tutti gli ambiti sociali, economici e culturali per cui i fondi pubblici saranno erogati.
Q35 si applicherà inoltre alla composizione di tutte le istanze pubbliche (circoscrizioni, comune e città metropolitana).
2. Partecipazione e Rilancio delle Politiche giovanili:
- creazione di un tavolo giovani permanente con un forte radicamento sul territorio. Uno spazio in grado di offrire alle giovani ed ai giovani dai 18 ai 35 anni una gamma di opportunità di formazione e inserimento lavorativo attraverso una coprogettazione strutturale con gli enti del no profit e le rappresentanze di categoria e del mondo imprenditoriale;
- sostegno economico strutturale ai Centri di Protagonismo Giovanile (CPG);
- partecipazione a bandi regionali, nazionali ed europei come Rete CPG per incrementare la capacità finanziaria dei centri;
- attivazione di un protocollo d’intesa con Agenzia Nazionale Giovani, intensificare progetti di produzione culturale e creatività giovanile;
- intensificazione di progetti di sviluppo territoriale e di comunità;
- aumento delle opportunità di formazione a favore dei Youth Workers dei centri aggregativi e delle associazioni di territorio e di comunità;
- aule studio e servizi agli studenti all’interno della vasta rete di centri giovani in collaborazione con università e centri di ricerca;
- implementazione di un progetto residenzialità, volto all’elaborazione di una strategia di medio e lungo periodo nel reperimento e offerto di soluzioni abitative per studenti con particolare attenzione a quelli a basso reddito, in collaborazione con UniTo, PoliTo e Edisu;
- integrazione e accorpamento sempre maggiore degli uffici, creazione di un gruppo di lavoro, sviluppo di progetti territoriali, creazione di reti sociali giovanili e di integrazione sociale, sviluppo di progetti di comunità locale, creazione di rete di servizi ai giovani studenti universitari in collegamento con le realtà di protagonismo giovanile già esistenti (campus diffuso), integrazione dei servizi di informazione e di consulenza (Study in Torino) con servizi ai giovani, progettazione regionale, nazionale ed europea, progettualità condivisa con gli altri servizi afferenti alle Linee Guida sull’Intercultura, realizzazione di processi di empowerment a livello di associazioni giovanili associazioni di comunità;
- aumento del numero di giovani che svolgono servizio civile, rafforzare la rete con gli altri enti a livello metropolitano;
- collegare il servizio civile alle politiche attive del lavoro: percorsi di tutoraggio per la ricerca del lavoro in prossimità della fine del servizio e recupero dei dispersi/non selezionati;
- Informagiovani diffuso attraverso le antenne territoriali composte dai centri giovani e gli altri spazi aggregativi e di produzione culturale giovanile;
3. Politiche abitative.
Creare le condizioni per accedere ad affitti ed acquisti di alloggi in linea con le possibilità dei giovani lavoratori tramite convenzioni in cui il Comune si faccia da garante.
4. Creazione di impresa.
Lavoratori autonomi / impresa individuale / imprenditorialità giovanile: necessità di creare una corsia preferenziale per la creazione d’impresa (e la sua continuazione in una prima fase) a condizioni agevolate per gli under 35.
Nuovi strumenti di accesso al credito in maniera diretta tramite un fondo per le start up, linee di credito e meccanismi di coinvolgimento dei fondi per gli investimenti, o in maniera indiretta attraverso il continuo innesto di realtà giovanili all’interno di iniziative già consolidate imprenditoriali, culturali, cittadine.
5. Contributi o sovvenzioni alle aziende.
Creare agevolazioni fiscali o preparare contributi per le aziende che pagano i giovani una “living wage”, salario minimo calcolato in base alle spese di vita effettive della città, rilevate con studi statistici.
6. Sostegno all’economia della notte.
Uno dei principali settori di lavoro giovanile e possibile strumento per rilanciare le città è quello dell’Economia della Notte, ovvero il mondo dei locali, dei club, dei teatri, degli eventi e delle attività ad esso collegate.