jus scholae e jus soli torino
Gabriele Guccione in un articolo pubblicato il 24 ottobre sul Corriere della Sera riporta l’approvazione in Consiglio Comunale a Torino della mozione della consigliera comunale di Demos Elena Apollonio e dei colleghi del Pd Vincenzo Camarda, Lorenza Patriarca e Abdullahi Ahmed per riconoscere la cittadinanza civica ai minori stranieri nati all’estero ma che abbiano completato un ciclo di studi nelle scuole torinesi.


La cittadinanza civica di Torino ai minori che studiano in Italia

Non è la cittadinanza italiana in cui molti sperano, ma sarà comunque un modo per riconoscere come torinesi non solo tutti i nati in città dai genitori immigrati (come Palazzo Civico fa già dal 2013) ma anche i bambini stranieri che hanno studiato in Italia. La proposta di modifica dello Statuto della città per inserire la possibilità di riconoscere la cittadinanza civica ai minori stranieri nati all’estero ma che frequentano le scuole torinesi, è stata approvata ieri dal Consiglio comunale con 31 voti favorevoli, 5 contrari e 1 astenuto.

L’idea di riconoscere, almeno simbolicamente, il cosiddetto «Ius Scholae», è venuta alla consigliera comunale di Demos Elena Apollonio e ai colleghi del Pd Vincenzo Camarda, Lorenza Patriarca e Abdullahi Ahmed. Ed è stata emendata dal radicale Silvio Viale.

«È un atto simbolico — hanno spiegato —, in assenza di una legge che riconosca migliaia di torinesi cittadini a tutti gli effetti»


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